The Fray (album) by The Fray
Primo post di Novembre per ritornare sul mio genere di recensioni preferito e cioè quelle degli album musicali.
Oggi vi parlo dell'album di un gruppo poco conosciuto, le cui canzoni vengono utilizzate moltissimo come colonne sonore nei telefilm. Si tratta dei The Fray ed io recensirò il loro omonimo album!
Syndicate ★★★☆☆ E' senza dubbio un brano molto semplice, piacevolissimo, le classiche canzoni che piacciono a chiunque e che non lasciano niente di particolare, sono semplicemente belle da ascoltare. Il testo non mi fa impazzire, è abbastanza banale, la musica mi piace sicuramente di più.
Absolute: ★★★☆☆ (3.5/5) Leggermente migliore della precedente, mantiene la caratteristica della semplicità ma è più originale nella musica e nel testo. Mi piace moltissimo l'assolo, non in sé, ma per l'effetto che dà al brano: lo rende meno statico e più particolare.
You Found Me: ★★★★★(4.5/5) Una delle canzoni più famose della band, penso sia anche la migliore. Mi piace molto il fatto che sia un climax, perché parte molto calma e poi si scatena in un ritornello che colpisce per la grande semplicità del testo unita alla musica che è più particolare. Nella loro onestà e profondità le parole risultano essere una sorta di poesia prosaica, poiché appunto sono così semplici eppure toccano davvero.
Say When: ★★☆☆☆ La cosa più bella di questa canzone è sicuramente la musica, che fin dall'inizio mi ha colpito perché, almeno secondo me, è particolare. Tuttavia a lungo andare questa canzone annoia abbastanza, perché unita al testo e ripetuta sempre anche la musica alla fine colpisce all'inizio, ma poi l'effetto va scemando.
Never Say Never: ★★★★☆ Anche questa molto conosciuta, mi ha sempre toccato ed emozionato moltissimo. Sia per il testo che comunque è uno di quei classici testi fatti per commuovere almeno un po', anche per l'ottima combinazione fra parole e musica. E' un brano rilassante, intenso e che emoziona molto chi lo ascolta.
Where The Story Ends: ★★☆☆☆ (1.5/5) Mi ha colpito all'inizio per la musica, ma devo dire che a lungo andare nel complesso il brano non mi è piaciuto tantissimo. Ho apprezzato molto il pianoforte, ma nel complesso non mi colpisce molto.
Enough For Now: ★☆☆☆☆ Questa canzone è a dir poco insignificante, detesto usare questi aggettivi perché penso che la musica non debba mai esserlo, tuttavia è l'unico adatto. Non mi colpisce per niente, è banalissima, veramente. Non mi colpisce nulla di questo brano.
Ungodly Hour: ★★★★☆ Molto intensa e toccante. Ha un ritmo lento, un pianoforte la cui melodia tocca davvero e delle parole semplici, ma originali proprio per questo. Riesce con poco ad emozionare tantissimo, semplicemente con la musica e con un "Don't talk".
We Build Then We Break: ★★★☆☆ Si discosta completamente dalle altre per la forte presenza del basso. Mi piace molto appunto per questa sua diversità dal solito stile dei The Fray, poi obiettivamente la musica è molto originale. Anche il testo non è male. Apprezzo molto l'uso che il cantante fa del falsetto in alcune (poche) parti.
Happiness: ★★★☆☆ (2.5/5) Molto calma, una semplice chitarra ed un testo abbastanza ovvio. Posso dire che non mi ha colpito moltissimo, ma che sicuramente è bello ascoltarla con gli occhi chiusi e rilassarsi un po'.
The Fray (album): ★★★☆☆ In generale rispecchia le caratteristiche dei gruppi Soft Rock: canzoni semplici, molto piacevoli, alcune con testi ovvi, altre che riescono ad emergere per originalità o per intensità. Non si può dire che questo non sia un album bello, perché l'aspetto principale è appunto la semplicità unita alla piacevolezza che le canzoni che contiene sanno infondere in colui che ascolta. Quindi, lo consiglio soprattutto se si cerca un disimpegno, ma semplice musica che sia buona ma architettonicamente poco complessa.
The Fray (album) by The Fray, reviewed by Silvia Argento ©
Oggi vi parlo dell'album di un gruppo poco conosciuto, le cui canzoni vengono utilizzate moltissimo come colonne sonore nei telefilm. Si tratta dei The Fray ed io recensirò il loro omonimo album!
Syndicate ★★★☆☆ E' senza dubbio un brano molto semplice, piacevolissimo, le classiche canzoni che piacciono a chiunque e che non lasciano niente di particolare, sono semplicemente belle da ascoltare. Il testo non mi fa impazzire, è abbastanza banale, la musica mi piace sicuramente di più.
Absolute: ★★★☆☆ (3.5/5) Leggermente migliore della precedente, mantiene la caratteristica della semplicità ma è più originale nella musica e nel testo. Mi piace moltissimo l'assolo, non in sé, ma per l'effetto che dà al brano: lo rende meno statico e più particolare.
You Found Me: ★★★★★(4.5/5) Una delle canzoni più famose della band, penso sia anche la migliore. Mi piace molto il fatto che sia un climax, perché parte molto calma e poi si scatena in un ritornello che colpisce per la grande semplicità del testo unita alla musica che è più particolare. Nella loro onestà e profondità le parole risultano essere una sorta di poesia prosaica, poiché appunto sono così semplici eppure toccano davvero.
Say When: ★★☆☆☆ La cosa più bella di questa canzone è sicuramente la musica, che fin dall'inizio mi ha colpito perché, almeno secondo me, è particolare. Tuttavia a lungo andare questa canzone annoia abbastanza, perché unita al testo e ripetuta sempre anche la musica alla fine colpisce all'inizio, ma poi l'effetto va scemando.
Never Say Never: ★★★★☆ Anche questa molto conosciuta, mi ha sempre toccato ed emozionato moltissimo. Sia per il testo che comunque è uno di quei classici testi fatti per commuovere almeno un po', anche per l'ottima combinazione fra parole e musica. E' un brano rilassante, intenso e che emoziona molto chi lo ascolta.
Where The Story Ends: ★★☆☆☆ (1.5/5) Mi ha colpito all'inizio per la musica, ma devo dire che a lungo andare nel complesso il brano non mi è piaciuto tantissimo. Ho apprezzato molto il pianoforte, ma nel complesso non mi colpisce molto.
Enough For Now: ★☆☆☆☆ Questa canzone è a dir poco insignificante, detesto usare questi aggettivi perché penso che la musica non debba mai esserlo, tuttavia è l'unico adatto. Non mi colpisce per niente, è banalissima, veramente. Non mi colpisce nulla di questo brano.
Ungodly Hour: ★★★★☆ Molto intensa e toccante. Ha un ritmo lento, un pianoforte la cui melodia tocca davvero e delle parole semplici, ma originali proprio per questo. Riesce con poco ad emozionare tantissimo, semplicemente con la musica e con un "Don't talk".
We Build Then We Break: ★★★☆☆ Si discosta completamente dalle altre per la forte presenza del basso. Mi piace molto appunto per questa sua diversità dal solito stile dei The Fray, poi obiettivamente la musica è molto originale. Anche il testo non è male. Apprezzo molto l'uso che il cantante fa del falsetto in alcune (poche) parti.
Happiness: ★★★☆☆ (2.5/5) Molto calma, una semplice chitarra ed un testo abbastanza ovvio. Posso dire che non mi ha colpito moltissimo, ma che sicuramente è bello ascoltarla con gli occhi chiusi e rilassarsi un po'.
The Fray (album): ★★★☆☆ In generale rispecchia le caratteristiche dei gruppi Soft Rock: canzoni semplici, molto piacevoli, alcune con testi ovvi, altre che riescono ad emergere per originalità o per intensità. Non si può dire che questo non sia un album bello, perché l'aspetto principale è appunto la semplicità unita alla piacevolezza che le canzoni che contiene sanno infondere in colui che ascolta. Quindi, lo consiglio soprattutto se si cerca un disimpegno, ma semplice musica che sia buona ma architettonicamente poco complessa.
The Fray (album) by The Fray, reviewed by Silvia Argento ©
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