Pandora by Licia Troisi
Qualche settimana fa ho fatto una cosa che non facevo da molto tempo: sono entrata in libreria e mi sono messa a guardare gli scaffali, fin qui niente di nuovo, la novità è che sono andata fra le saghe nuove, i nuovi libri. Chi mi conosce sa che leggo sia dal libro classico, perfino Cicerone, a quello moderno come Alessandro D’Avenia. Mi ha colpito molto, per la copertina e per l’introduzione presente dietro, il libro Pandora di Licia Troisi, autrice di cui tutti mi avevano parlato bene per le precedenti saghe da lei pubblicate. Allora, incuriosita, ho deciso di acquistare questo libro, che, da ciò che avevo intuito, univa il dark ai miti egiziani, che per i miei gusti significava veramente un’ottima partenza. Per questo ho deciso di parlarvi di questo libro con una recensione che non contiene alcuno spoiler.
Mi è piaciuto molto il prologo, pieno d’azione, che rappresenta una sorta di introduzione a ciò che si scoprirà dopo, ma che è cronologicamente lontano dalla vera narrazione, che quando è iniziata mi ha appassionato molto. La prima cosa che infatti emerge da questo libro, è l’ottima caratterizzazione dei personaggi. Non molti romanzi e non molti autori riescono a farti immaginare ogni aspetto dei personaggi così facilmente, spesso devi essere tu a lavorare di fantasia, mentre in “Pandora” il problema non si pone: io ho di fronte esattamente ogni personaggio come se lo conoscessi. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che l’azione arrivi subito, vi è un colpo di scena iniziale che ti lascia senza fiato per come è descritto, anche se una volta iniziata la vera vicenda, ti senti leggermente disorientato, almeno così è parso a me, e ti sembra che il libro si stia quasi rovinando, anche se dopo cambi idea. Perché nell'affrontare ciò che succede, si rispettano quelle che vengono definite “reazioni umane”. Ovvero ogni personaggio comprende ciò che gli succede, ma reagisce come io mi aspetto reagisca, senza alcuna incoerenza, ergo il lettore può facilmente ritenere che ciò che sta leggendo possa accadergli, quindi si immedesima; inoltre in ogni momento in cui i personaggi interagiscono ogni sguardo, ogni sentimento viene descritto molto bene, così si possono anche apprezzare molto proprio le relazioni fra i personaggi, in particolare il lento connubio (in senso lato) che nasce fra i due protagonisti. La storia dapprima mi è parsa un po’ banale ed in effetti non è che sia nel complesso un’idea molto originale, ma è originale la resa di essa, il fatto che riesca con il linguaggio in qualche modo a prenderti, a catturarti in un’altra dimensione. Come ho già detto, ho vissuto un’avventura con quei personaggi e, una volta conclusa ed essendo una saga non essendo ancora al suo definitivo epilogo, mi è mancata. E quando un libro ti manca, vuol dire che ti lascia qualcosa. Nonostante io abbia già lodato le capacità di Licia Troisi, va detto che qualche cosa da criticare c’è sempre. Innanzitutto la storia nonostante prenda non significa che sia perfetta, anzi, spesso è un po’ confusa e ribadisco che l’idea in sé non ha una grande originalità; ma tralasciando per un attimo questo aspetto che riguarda il mio gusto, oggettivamente come linguaggio e narrazione ci sarebbe voluta una sorta di revisione ulteriore, secondo me. A volte capita che in un capitolo si ripetono spesso delle espressioni oppure delle situazioni. In uno dei capitoli non so quante volte viene detto “in un istante” e avviene spesso che si ripeta la stessa frase. A volte alcuni autori, compresa io che mi diletto a scrivere, ripetono le frasi per enfatizzare un concetto, ma secondo me non è questo il caso, perché succede con altre espressioni o aggettivi. Oppure vi è un momento in cui la protagonista cerca di prendere la sua Ankh, che le scappa più volte dalla mano per varie cause. Nonostante sia quel momento pieno di suspence e mi abbia preso molto appunto perché il linguaggio in generale è ottimo, questo passaggio continuo dell’oggetto appesantisce la situazione e banalizza un po’.
★★★★☆ In conclusione, non è un libro da paragonare ai grandi capolavori della letteratura mondiale, ma prende molto, colpisce, è ben fatto, pieno di suspence ma anche divertente; difatti la valutazione è molto alta proprio per le sensazioni che dà al lettore, per il fatto che coinvolga moltissimo. Non ho fatto alcuna anticipazione proprio perché con questa recensione voglio consigliarlo a chi ha voglia di vivere altre esperienze oltre alle proprie e di immergersi in questa strana ma interessante avventura insieme con Pam, Sam e gli altri protagonisti.
Pandora by Licia Troisi, reviewed by Silvia Argento ©
Mi è piaciuto molto il prologo, pieno d’azione, che rappresenta una sorta di introduzione a ciò che si scoprirà dopo, ma che è cronologicamente lontano dalla vera narrazione, che quando è iniziata mi ha appassionato molto. La prima cosa che infatti emerge da questo libro, è l’ottima caratterizzazione dei personaggi. Non molti romanzi e non molti autori riescono a farti immaginare ogni aspetto dei personaggi così facilmente, spesso devi essere tu a lavorare di fantasia, mentre in “Pandora” il problema non si pone: io ho di fronte esattamente ogni personaggio come se lo conoscessi. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che l’azione arrivi subito, vi è un colpo di scena iniziale che ti lascia senza fiato per come è descritto, anche se una volta iniziata la vera vicenda, ti senti leggermente disorientato, almeno così è parso a me, e ti sembra che il libro si stia quasi rovinando, anche se dopo cambi idea. Perché nell'affrontare ciò che succede, si rispettano quelle che vengono definite “reazioni umane”. Ovvero ogni personaggio comprende ciò che gli succede, ma reagisce come io mi aspetto reagisca, senza alcuna incoerenza, ergo il lettore può facilmente ritenere che ciò che sta leggendo possa accadergli, quindi si immedesima; inoltre in ogni momento in cui i personaggi interagiscono ogni sguardo, ogni sentimento viene descritto molto bene, così si possono anche apprezzare molto proprio le relazioni fra i personaggi, in particolare il lento connubio (in senso lato) che nasce fra i due protagonisti. La storia dapprima mi è parsa un po’ banale ed in effetti non è che sia nel complesso un’idea molto originale, ma è originale la resa di essa, il fatto che riesca con il linguaggio in qualche modo a prenderti, a catturarti in un’altra dimensione. Come ho già detto, ho vissuto un’avventura con quei personaggi e, una volta conclusa ed essendo una saga non essendo ancora al suo definitivo epilogo, mi è mancata. E quando un libro ti manca, vuol dire che ti lascia qualcosa. Nonostante io abbia già lodato le capacità di Licia Troisi, va detto che qualche cosa da criticare c’è sempre. Innanzitutto la storia nonostante prenda non significa che sia perfetta, anzi, spesso è un po’ confusa e ribadisco che l’idea in sé non ha una grande originalità; ma tralasciando per un attimo questo aspetto che riguarda il mio gusto, oggettivamente come linguaggio e narrazione ci sarebbe voluta una sorta di revisione ulteriore, secondo me. A volte capita che in un capitolo si ripetono spesso delle espressioni oppure delle situazioni. In uno dei capitoli non so quante volte viene detto “in un istante” e avviene spesso che si ripeta la stessa frase. A volte alcuni autori, compresa io che mi diletto a scrivere, ripetono le frasi per enfatizzare un concetto, ma secondo me non è questo il caso, perché succede con altre espressioni o aggettivi. Oppure vi è un momento in cui la protagonista cerca di prendere la sua Ankh, che le scappa più volte dalla mano per varie cause. Nonostante sia quel momento pieno di suspence e mi abbia preso molto appunto perché il linguaggio in generale è ottimo, questo passaggio continuo dell’oggetto appesantisce la situazione e banalizza un po’.
★★★★☆ In conclusione, non è un libro da paragonare ai grandi capolavori della letteratura mondiale, ma prende molto, colpisce, è ben fatto, pieno di suspence ma anche divertente; difatti la valutazione è molto alta proprio per le sensazioni che dà al lettore, per il fatto che coinvolga moltissimo. Non ho fatto alcuna anticipazione proprio perché con questa recensione voglio consigliarlo a chi ha voglia di vivere altre esperienze oltre alle proprie e di immergersi in questa strana ma interessante avventura insieme con Pam, Sam e gli altri protagonisti.
Pandora by Licia Troisi, reviewed by Silvia Argento ©
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