Giò by Giò Di Tonno

Ciao a voi! Avevo già recensito un album dell'artista di cui oggi vi parlo, infatti non pensavo proprio che mi sarei ripetuta recensendo il suo ultimo album uscito. Tuttavia, quest'ultimo mi ha colpito così tanto da spingermi a volerne parlare.
Ecco quindi la recensione di Giò, che è appunto del cantante, attore teatrale e, in questo caso visto che ha composto le canzoni, cantautore Giò Di Tonno.
Tutta la vita: ★★★☆☆ [3.5/5] La prima volta che l'ho ascoltata non mi ha colpito particolarmente. Dopo più d'un ascolto, poi, non solo mi è rimasta in testa per la musica molto piacevole, ma ho apprezzato di più anche le parole. E' una bella canzone d'amore, molto semplice.
L'amore a colori: ★★☆☆☆ [2.5/5] In questo brano mi piace molto tutto. La musica che è piacevole, il testo che è molto originale e si fa apprezzare. Secondo me, però, perde molto nel ritornello. In confronto a come era partito nella prima strofa, diciamo che si ha come una discesa per quanto riguarda le parole. Non voglio dire che il ritornello sia brutto, semplicemente sarebbe potuto essere migliore per come era partito tutto.
Eccoci, siamo momenti elettrici
Siamo il pensiero dominante che non muore
Com'è bello aspettare: ★★★☆☆ Canzone che trasmette una grande allegria. Il messaggio è semplice e positivo, la musica ed il ritmo spingono chi ascolta la canzone a muoversi, a fare qualcosa. Secondo me è una bella canzone, da ascoltare per rilassarsi e ritrovare un po' di entusiasmo per la vita.
Il cielo e la terra: ★★☆☆☆ [2.5/5] Ancora una volta si ha una bella partenza nella prima strofa, che mi è subito piaciuta per la caratterizzazione di personaggi, ma come testo poi nel ritornello secondo me si scade un po' sul banale. Al contrario trovo originalissimo il coro in latino finale. La musica non ha nulla di straordinario, ma mi piace molto la breve parte strumentale fra il primo ritornello e la seconda strofa.
Alla festa del paese: ★★★★☆ [4.5/5] Questa mi è subito piaciuta tantissimo. Il ritmo è travolgente, coinvolge tantissimo ed è originalissimo. Il testo secondo me è veramente eccezionale, descrive con poco tantissime cose e mantiene il rispetto della metrica. Si nota molto l'influenza di Fabrizio De André e Francesco Guccini, cantautori che Giò apprezza.
Tutto: ★★★☆☆ Ritornano le canzoni semplici e d'amore. Di questa mi piace abbastanza la musica, il testo è apprezzabile, ma colpisce davvero solo in alcune frasi. Ottima canzone nel complesso, comunque.
Tutto è raggiungibile
Domani, domani
Cosa può capitarci domani
Tutto graffia l’anima
La ragazza: ★★★★★♫ Il vero capolavoro di quest'album a mio dire e che fa guadagnare a tutto il lavoro nel complesso non so quanti "punti". Innanzitutto il testo di questa canzone è una descrizione meravigliosa di una ragazza, una vera e propria poesia, che commuove e tocca profondamente l'animo di chi ascolta o di chi legge parlando solo di parole: ho inserito un passo che riporto qua sotto sul mio profilo Facebook e alcuni miei amici che non sanno nemmeno chi sia Giò, hanno comunque messo un Mi Piace, perfino tizi che non sono soliti farlo ai miei stati. Si accompagna poi ad una musica anch'essa stupenda, quindi è nel complesso una canzone a mio dire perfetta e che è subito diventata una delle mie preferite. Molto profondo ne è il significato, coinvolgente la melodia. Non assegnavo da tanto il mio "voto speciale" simboleggiato dalla nota e questa canzone se lo merita davvero.
Lei vola via
Accarezza le nuvole
Per un attimo sente la vita
E la vita colora la cenere
Ma il vento inganna e trascina via
Ogni foglia più fragile
Sfiora il cielo ma poi cade giù
E d'improvviso ritorna invisibile
La ragazza è sola
Il poeta ubriaco: ★★★★★ Irriverente e sfrontata reazione alla società ed all'ipocrisia. Ho adorato subito il ritmo che rimane impresso nella mente, la musica è bellissima. Il testo è scritto benissimo, pieno di rime nessuna delle quali è forzata e molto significativo. Ancora una volta ci rivedo grandi cantautori italiani come De André o questa volta di più Gaber, senza per questo negare la profonda originalità di Giò, anche perché avendolo incontrato due volte ho potuto vedere un po' il suo atteggiamento e questa canzone ne riflette l'ironia e la sicurezza, penso quindi sia autobiografica.
Tre giorni fa: ★☆☆☆☆ Questo brano non mi è piaciuto, sinceramente. La musica è ancora una volta molto orecchiabile e rimane impressa, tuttavia unita al testo risulta tutto troppo semplice non in senso positivo, è monotona e non molto bella secondo me specie se messa a confronto con altri lavori. L'intenzione secondo me era di comporre qualcosa di spensierato e allegro, ma al contrario di altre canzoni come per esempio Come è bello aspettare, almeno a me non dà un effetto positivo.
Cento fontanelle: ★★★★★ Straziante descrizione del terremoto che è avvenuto in Abruzzo anni fa. Meravigliose descrizioni, molto suggestivo il testo e la musica sembra quasi un carillon, dolce e delicata, toccante moltissimo. Intensissima canzone che regala forti emozioni, mi piace la contrapposizione fra la calma nelle strofe e poi la forza all'inizio del ritornello. Bella l'idea del testo in dialetto alla fine.
In bilico: ★★☆☆☆ [2.5/5] Un altro brano caratterizzato da forte semplicità. Il ritmo è molto lento e ammetto che all'inizio non lo apprezzavo, ma poi unito al testo e riascoltato tutto più volte si è fatto apprezzare di più.
Giò (album): ★★★★☆ [4.5/5] Secondo me è veramente un ottimo album. Le musiche sono tutte stupende, alcuni testi sono eccezionali e li ho amati profondamente. Mi piace il fatto che oltre a canzoni d'amore, più o meno profonde, Giò abbia dato spazio anche a canzoni diverse, più impegnate e forse più di spicco. Questo aspetto non solo crea una bella qualità quale la varietà all'interno dell'album, ma offre anche la possibilità all'ascoltatore di ricevere messaggi importanti senza annoiarsi o altro. Anzi, le musiche e i ritmi così travolgenti in ogni brano, perfino la sfrontata ballata Il poeta ubriaco, fanno divertire moltissimo. Giò Di Tonno è sicuramente oltre che un attore eccezionale, anche un ottimo autore.

Giò by Giò Di Tonno, reviewed by Silvia Argento ©

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