#5 SPECIALE Musica Italiana: La mia generazione ha perso by G. Gaber

Ecco qui l'ultimo post dello speciale sulla musica italiana. Ho deciso di omaggiare un altro artista scomparso, ovvero Giorgio Gaber. In particolare vi parlo del suo album dal titolo La mia generazione ha perso. Premetto che si tratta di una delle recensioni più difficili che abbia mai fatto, perché ogni canzone è veramente un ineffabile insieme di emozioni.
Si può: ★★★★☆ Brano molto originale nella musica e nelle parole. Il ritmo è travolgente e si accompagna ad un testo a mio dire geniale. La canzone rimane in testa per molto tempo e colpisce per ogni suo aspetto, veramente bella.
Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di pensare? Utopia!
Verso il Terzo millennio: ★★★★☆ Veramente molto intensa, la lentezza della musica aggiunge quel briciolo in più di pathos. Nulla a che vedere con il trasporto della precedente che era dovuto soprattutto al ritmo, mentre la precedente è infatti una canzone ironica, questa si pone come insieme di considerazioni sulla vita ed il suo trasporto è emotivo.
Ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.
Il conformista: ★★★★★ Si tratta di una delle canzoni italiane più belle e significative, secondo me. La musica è semplice, ma veramente bella perché particolare e molto travolgente. Il testo è stupendo, descrive perfettamente il conformista e le varie rime e figure retoriche che si susseguono non appaiono forzate e anzi sono veramente splendide.
Quando sarò capace d'amare: ★★☆☆☆ Il testo è sicuramente molto bello e toccante, l'ideale d'amore viene espresso in maniera dolce e delicata, tuttavia insieme con la musica non entusiasma moltissimo. Sicuramente è una bella canzone, ma non tocca i livelli delle precedenti.
La razza in estinzione: ★★★★★ Canzone che ha vinto la Targa Tengo come "miglior canzone" e non a caso, sinceramente per me è una delle migliori del panorama italiano. Il testo è meraviglioso, dice verità straordinarie, dovrebbe essere letto e ascoltato in questo caso da tutti; la musica mi piace tantissimo perché ha un bellissimo sound.
La mia generazione ha visto
migliaia di ragazzi pronti a tutto
che stavano cercando
magari con un po' di presunzione
di cambiare il mondo
possiamo raccontarlo ai figli
senza alcun rimorso
ma la mia generazione ha perso.
Canzone dell'appartenenza: ★★★★☆ [3.5/5] Caratterizzata da un testo con un messaggio di speranza, ricco di intensità e di descrizioni meravigliose, la canzone è molto particolare ed emoziona tanto, tuttavia viene un po' penalizzata dalla musica che è bellissima, ma non quanto il testo secondo me.
E questa strada non sarebbe disperata
se in ogni uomo ci fosse un po' della mia vita
ma piano piano il mio destino
è andare sempre più verso me stesso
e non trovar nessuno.
Il potere dei più buoni: ★★☆☆☆ Forte accusa da parte di Gaber nei confronti di coloro che fanno del solidarismo una sorta di stile di vita, pieni di ipocrisia, appaiono buoni sulle spalle di quelli veri. Sicuramente la canzone è molto ironica e divertente, tuttavia, sia per musica sia per parole, non mi entusiasma moltissimo, non come altre.
Un uomo e una donna: ★★★☆☆ Una delle canzoni sull'amore più belle e veritiere. Inizia con una splendida fenomenologia delle sensazioni e procede in un climax fino ad arrivare a parlare della funzione dell'amore, che può salvare il mondo dalla brutta situazione in cui si trova. La musica è molto bella, soprattutto il pianoforte e specialmente nella parte in cui inizia il momento dell'uomo e della donna.
Destra-sinistra: ★★★★☆ Splendido brano a sfondo politico in cui si fa una bellissima parodia appunto della politica italiana. Mi ricorda un po' il brano "Si può" anche come stile musicale, travolge molto attraverso il ritmo incalzante ed allo stesso tempo insegna tanto.
L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia
è il continuare ad affermare
un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c'è
se c'è chissà dov'è, se c'è chissà dov'è.
L'obeso: ★★★☆☆ [2.5/5] Molti fraintendono questa canzone ritenendola offensiva nei confronti delle persone sovrappeso. Senza offesa per nessuno, ma mi sembra una sciocchezza affermare ciò. L'obeso è una metafora secondo me, perché il brano vuole essere una descrizione dell'uomo moderno, proprio per questo il testo risulta molto originale, questa descrizione è resa veramente bene. La musica mi piace un po' meno in alcuni punti, ma quando parte il ritornello è migliore e più "rockeggiante".
L'obeso mangia idee mangia opinioni
computer, cellulari dibattiti e canzoni
mangia il sogno dell'Europa
le riforme, i parlamenti
film d'azione e libri d'arte
mangia soldi e sentimenti
e s'ingravida guardando e mangiando
gli orrori del mondo.
Qualcuno era comunista: ★★★☆☆ Non si tratta di una canzone, ma di un monologo in prosa con la musica in sottofondo. E' sicuramente stupendo, sia per come è scritto, sia per il significato. E l'interpretazione di Gaber è meravigliosa.
La mia generazione ha perso: ★★★★★ Un bellissimo lavoro musicale. Vi sono canzoni tutte con significati splendidi, punto forte di tutto sono ovviamente i testi, ma vi sono anche musiche con ritmo travolgente e veramente interessanti e piacevoli per l'originalità della loro melodia. Secondo me Gaber è un grande artista e questo album ne è una prova, perché riesce a volte con ironia a volte con aggressività a descrivere la società in cui vive, la nostra.

#5 SPECIALE Musica Italiana: La mia generazione ha perso by G. Gaber, reviewed by Silvia Argento ©

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