Men in Black 3

Buona domenica a tutti! Ieri sera sono andata a vedere "Men in Black 3", in 3D, perciò ho pensato di recensirlo!
La scena si apre con Boris, un criminale arrestato tempo fa da K poiché aveva cercato di compiere un'invasione sulla terra con la sua popolazione, invasione che K aveva prontamente fermato proteggendo la terra con uno scudo, posizionato sull'Apollo che doveva andare sulla Luna. Questo criminale evade e nutre, ovviamente un forte desiderio di vendetta nei confronti dell'agente MIB che l'ha arrestato, anche perché gli ha inoltre tagliato un braccio riducendo di molto la sua potenza. Intanto i nostri due agenti, J e K, si trovano al quartier generale MIB per celebrare il funerale di Z, il loro capo, ora sostituito da O, che conosce K da molto tempo. Non appena K apprende la notizia dell'evasione di Boris, il carattere freddo, distante e cupo che manifesta da sempre a J, si accentua molto, provocando il fastidio di questo, che lo accusa di nascondergli qualcosa riguardandogli Boris, hanno una discussione e K arriva perfino a sospenderlo per 4 settimane.
J, innervosito, si mette quindi a giocare con i videogiochi, quando riceve una telefonata da K che va per rivelargli il segreto, ma alla fine decide di no, J è insistente, ma l'agente anziano gli risponde:
Non fare domande di cui non vuoi sapere la risposta
Ad un certo punto J sente un grande dolore alla testa, si apre una specie di campo energetico e K sparisce.
Tornato al quartier generale MIB, J si rende conto che nessuno si ricorda di K, che è morto da più di 40 anni ucciso da Boris. Grazie all'aiuto di O quindi capisce che Boris è tornato indietro nel tempo per uccidere K, perciò va dallo stesso ragazzo che ha procurato la macchina del tempo a Boris per salvare la vita a K. J, però, si chiede come mai è l'unico a ricordarsi dell'agente anziano, il ragazzo gli risponde:"Oh mio Dio, ma allora tu c'eri!", J non capisce, e fa il suo salto nel tempo prima di poter ottenere spiegazioni.
Arrivato al 16 Luglio 1969, si imbatte in K, 29enne, che va alla ricerca di Boris. All'inizio l'agente va per neuralizzarlo, ma poi J gli dice la verità. I due lavorano insieme, ma K è molto diverso dal solito: sorride, è più gentile e disponibile, seppur sempre ironico e strano, tanto che J gli chiede:
J:"Ma che ti è successo?"
K:"Non lo so, non mi è ancora successo!"
Grazie all'aiuto di Griffe, un alieno che riesce a vedere il futuro e che Boris vuole uccidere perché è in possesso dello scudo difensivo che J sa K ha usato per proteggere la terra, i due riescono a sconfiggere entrambi i Boris, sì entrambi, quello del passato e quello che ha viaggiato nel futuro per sconfiggere K ed invadere la terra, così riescono a posizionare lo scudo sul razzo in partenza per la luna ed a salvare la terra.
Ma Griffe ha detto una cosa importante:
Dove c'è morte dovrà sempre esserci morte
K non è morto, ma muore il colonnello che ha aiutato i due agenti MIB a salire sull'apollo, colonnello che si rivela essere il padre di J. Tutto combacia, perché J scende dalla macchina del padre ed incontra K, che non sa chi è, essendosi dimenticato del viaggio nel tempo di J come era stato detto.
J:"Papà?"
K:"Ciao! Come ti chiami?"
J:"James. Dov'è mio padre?"
K:"Beh se guardi qui James, posso dirti l'unica cosa che devi sapere"
Così K neuralizza James e gli fa ricordare solo che suo padre è un eroe, convinzione che il bambino, adesso uomo, ha sempre avuto.
J, ancora con gli occhi lucidi, ritorna nel presente e ringrazia K, in maniera piuttosto vaga.
La saga dei Men in Black ha sempre avuto la capacità di dare emozioni, di trasmettere morali e significati stupendi, tra azione ed ironia. E' questo che anche il terzo film, per niente deludente rispetto agli altri come spesso accade nei sequel girati tempo dopo, ha saputo dare come gli altri due.
Una splendida miscela di ricordi, futuri, rimpianti, frasi d'effetto ed un'intensa amicizia, ma anche azione, divertimento, sarcasmo, un film completo, divertente e stupendo, che alterna le scene con la grande ironia di Will Smith (agente J) e la compostezza di Tommy Lee Jones (agente K) che si sovrappongono creando un diversivo divertente, alle scene più commoventi dedicate all'amicizia ed alla fragilità umana.
Sai, mi sono reso conto che ieri sera, era tanto tempo fa
(Agente J a K dopo essere tornato nel presente dal 1969 in un tempo pari a 0, pur essendo passati 40 anni)
Come sempre, per citare i primi film, Men in Black mi ha fatto vedere le stelle e non mi ha affatto deluso, spero esca al più presto una pagina con tutte le citazioni del film perché merita davvero.
Ad entrambi gli attori protagonisti do 5 stelle, così come al film. ★★★★★
E concludo con la mia citazione preferita.
K:"Lo sai qual è la forza più distruttiva dell'universo?"
J:"Lo zucchero?"
K:"Il rimpianto"

Men in Black 3, reviewed by Silvia Argento ©

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