The Canterville Ghost by Oscar Wilde

Mi sono resa conto che ancora mancava la recensione di un libro, quindi ho pensato di recensirne uno che tutto sommato è breve, infatti viene classificato col genere di racconto umoristico giovanile.
Il racconto, libro, come volete chiamarlo insomma, che vado a recensire è The Canterville Ghost, vale a dire: Il Fantasma di Canterville di Oscar Wilde. Volevo recensire Il Ritratto di Dorian Gray (che è anche il mio libro preferito, l'ho perfino letto due volte), ma preferisco aspettare di preparare bene ciò che devo postare in quanto ci tengo molto a recensire bene un libro che, per me almeno, è uno dei migliori della letteratura.
Dunque, ho letto Il Fantasma di Canterville l'anno scorso, premetto che Oscar Wilde è il mio autore preferito e che eccetto Il Ritratto di Dorian Gray prima di leggere questo racconto non ne avevo letti altri scritti da lui, ma conosco la figura, mi affascina e penso sia un genio, ma comunque di questo parlerò quando farò uno Speciale su di lui (penso di farne uno, sì). Penso che la mia opinione su Wilde sia pienamente fondata e che questo racconto insieme a tutte le sue opere ne sia la prova.
Quello che Oscar Wilde ci propone è un racconto che fa ridere, ma anche piangere. In cui ironia e tristezza si mischiano. Come? Con un fantasma. Un povero fantasma che, come tutti i fantasmi di ogni libro, spaventa le persone che vanno ad abitare nella casa dove prima viveva lui. Il problema è che nessuno si spanventa. No, le persone che vivono lì si dimostrano, invece, infastidite dalla sua presenza. E quando vedono una macchia sul pavimento e spiegano loro che è opera del fantasma, pensano che c'è uno sgrassatore potentissimo che può toglierla e che quindi non ci sono problemi. La "scena" che ho appena descritto è la mia preferita. Ovviamente fa ridere pensare una cosa del genere, ma il punto è proprio questo: attraverso la sua immancabile ironia e con un personaggio (il fantasma) a dir poco patetico, che si complessa e si deprime perché non riesce più a spaventare, Wilde ha creato molto più di una parodia delle storie di fantasmi (come Wikipedia, erroneamente, descrive), ma uno splendido racconto dal grande significato:
Un fantasma in carne e ossa (beh, non proprio, ma ci siamo capiti) davanti ad un'intera famiglia cerca in tutti i modi di spaventarla, mentre questa è impegnata solamente a pensare a: lo sgrassatore che toglie tutte le macchie, qualsiasi cosa di materiale, non esiste più neanche la paura, la fantasia, niente. Il consumismo ha distrutto perfino la fantasia. Non è quindi, ribadisco, una semplice parodia o un semplice racconto comico, serve infatti a denunciare seriamente il consumismo che in Inghilterra ai tempi di Wilde si era diffuso. Adesso, inevitabilmente, in me è sorto il pensiero dell'America o anche di me stessa, quando spesso e volentieri come a tutti mi capita di ignorare certe cose o lasciarle passare o credere meno perché tanto vivo nel mondo "reale", che poi non è realtà questa, ma spesso e volentieri è un continuare ad infettare i cervelli già ai bambini che a tipo 12 anni hanno già il telefonino, e questo e quest'altro.. invece di andare nelle strade a giocare, ecc., un continuare a chiamare realtà quella che poi è solo un modo per evitare poi quello di cui in realtà (a proposito) noi abbiamo bisogno e cioè vivere. Neanche, quindi, la paura esiste più perché il consumismo ha distrutto perfino quella, la paura dei fantasmi, dell'ignoto, che è stata sostituita da uno sgrassatore.
Per queste ragioni ritengo The Canterville Ghost un racconto da leggere, perché piacevole, divertente e con un grande significato. Fa ridere, ma fa anche riflettere, qualità rare in un libro che spesso se fa eccessivamente ridere sfiora il ridicolo, questo mai (al limite ridicolo era il fantasma, poverino, con i suoi tentativi inutili di far spaventare la famiglia Canterville ahahah). E' breve, ma geniale. Un 5 stelle sia per Wilde che per il libro ★★★★★

The Canterville Ghost by Oscar Wilde, reviewed by Silvia Argento ©

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