Doctor Who 8x03: ROBOT OF SHERWOOD
Ho finito da poco di vedere l'ultimo episodio andato in onda della serie tv Doctor Who ed ho pensato di recensirlo. Se non l'avete visto non leggete, perché la recensione contiene SPOILER.
La puntata comincia in un mondo abbastanza prevedibile: il Dottore chiede a Clara dove vuole andare e lei, come è ovvio, sceglie qualche personaggio affascinante dei racconti che leggeva da bambina. E come è ovvio il Dottore reagisce in maniera scettica, perché se c'è una caratteristica che sta emergendo di questo Doctor 12 è proprio questa, lo scetticismo. Battute pungenti, rigidità, razionalità eccessiva, tutti aspetti che Capaldi rende benissimo e che all'inizio mi avevano un po' spaesato facendomi mancare il Dottore "giocherellone" e "hugger", ma che con il passare del tempo (tre episodi per me è la definizione di "tempo", sì) mi stanno convincendo. Tuttavia una volta giunto a destinazione per provare che Robin Hood non esiste, il caro 12 deve fare i conti con la realtà: Robin Hood è lì in carne ed ossa come i suoi amici. Ma, come sospettava, succede qualcosa di strano in quel posto, anche se non è quello che pensava lui e neanche quello che pensavo io: ammetto di essere partita molto prevenuta (non essendomi neanche spoilerata il titolo), pensavo:"Okay sì, c'è Robin Hood ma poi si scopre che è un alieno o robe simili, combattimento, Clara flirta con il belloccio, fine episodio". Invece la puntata vale molto di più. Fino alla fine Robin Hood sembra al Dottore e quindi a noi irreale, cosa che aumenta di molto la suspence. Infatti tutto l'episodio prende moltissimo e lo spettatore non ha idea di cosa succederà, può aspettarsi di tutto, viene quindi cancellata l'ovvietà che invece mi sembrava di intuire all'inizio della 8x03. Prima che si concluda, questa puntata sembra semplicemente un insieme di azione (i combattimenti mi sono piaciuti moltissimo) e di comicità (ogni battuta del Dottore è stata divertentissima). Epico lo scontro iniziale con Robin Hood, mi sono anche piaciuti i personaggi citati.
Ma la cosa più bella di tutta la 8x03 e che la rende particolare, è sicuramente la contrapposizione fra Robin e il Dottore. Ogni loro scena non sono divertiva, ma mi faceva sempre più pensare a quanto fossero simili. E alla fine Robin Hood chiarisce ancora di più cos'hanno in comune: sono due eroi, due leggende, che nella realtà non potrebbero mai esistere (sono reale quanto lo sei tu, Dottore). Robin Hood è un nobile che ha a cuore i poveri, il Dottore è uno che sacrifica la sua vita per poter salvare il mondo, che va avanti in solitudine e persevera nel suo compito cercando di essere un uomo buono o almeno un dalek buono. Come Robin ha deciso di aiutare i poveri rubando denaro, il Dottore aiuta l'universo dopo aver rubato un Tardis.
Penso che questa puntata valga tutta anche solo per l'ultima scena fra il Dottore e Robin Hood, mi ha un po' annoiata nelle scene con Clara in generale, ma devo dire che è stata veramente una bella puntata. Non paragonabile alla precedente, che era più emozionante, più d'azione, più particolare, tuttavia comunque è stata piacevole. ★★★☆☆
Doctor Who 8x03: ROBOT OF SHERWOOD, reviewed by Silvia Argento ©
La puntata comincia in un mondo abbastanza prevedibile: il Dottore chiede a Clara dove vuole andare e lei, come è ovvio, sceglie qualche personaggio affascinante dei racconti che leggeva da bambina. E come è ovvio il Dottore reagisce in maniera scettica, perché se c'è una caratteristica che sta emergendo di questo Doctor 12 è proprio questa, lo scetticismo. Battute pungenti, rigidità, razionalità eccessiva, tutti aspetti che Capaldi rende benissimo e che all'inizio mi avevano un po' spaesato facendomi mancare il Dottore "giocherellone" e "hugger", ma che con il passare del tempo (tre episodi per me è la definizione di "tempo", sì) mi stanno convincendo. Tuttavia una volta giunto a destinazione per provare che Robin Hood non esiste, il caro 12 deve fare i conti con la realtà: Robin Hood è lì in carne ed ossa come i suoi amici. Ma, come sospettava, succede qualcosa di strano in quel posto, anche se non è quello che pensava lui e neanche quello che pensavo io: ammetto di essere partita molto prevenuta (non essendomi neanche spoilerata il titolo), pensavo:"Okay sì, c'è Robin Hood ma poi si scopre che è un alieno o robe simili, combattimento, Clara flirta con il belloccio, fine episodio". Invece la puntata vale molto di più. Fino alla fine Robin Hood sembra al Dottore e quindi a noi irreale, cosa che aumenta di molto la suspence. Infatti tutto l'episodio prende moltissimo e lo spettatore non ha idea di cosa succederà, può aspettarsi di tutto, viene quindi cancellata l'ovvietà che invece mi sembrava di intuire all'inizio della 8x03. Prima che si concluda, questa puntata sembra semplicemente un insieme di azione (i combattimenti mi sono piaciuti moltissimo) e di comicità (ogni battuta del Dottore è stata divertentissima). Epico lo scontro iniziale con Robin Hood, mi sono anche piaciuti i personaggi citati.
Ma la cosa più bella di tutta la 8x03 e che la rende particolare, è sicuramente la contrapposizione fra Robin e il Dottore. Ogni loro scena non sono divertiva, ma mi faceva sempre più pensare a quanto fossero simili. E alla fine Robin Hood chiarisce ancora di più cos'hanno in comune: sono due eroi, due leggende, che nella realtà non potrebbero mai esistere (sono reale quanto lo sei tu, Dottore). Robin Hood è un nobile che ha a cuore i poveri, il Dottore è uno che sacrifica la sua vita per poter salvare il mondo, che va avanti in solitudine e persevera nel suo compito cercando di essere un uomo buono o almeno un dalek buono. Come Robin ha deciso di aiutare i poveri rubando denaro, il Dottore aiuta l'universo dopo aver rubato un Tardis.
Penso che questa puntata valga tutta anche solo per l'ultima scena fra il Dottore e Robin Hood, mi ha un po' annoiata nelle scene con Clara in generale, ma devo dire che è stata veramente una bella puntata. Non paragonabile alla precedente, che era più emozionante, più d'azione, più particolare, tuttavia comunque è stata piacevole. ★★★☆☆
Doctor Who 8x03: ROBOT OF SHERWOOD, reviewed by Silvia Argento ©
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