The 2nd Law by Muse

Oggi recensisco un album uscito da poco, cosa che non faccio molto spesso in effetti, ma penso ne valga la pena visto che apprezzo moltissimo i Muse, anche se purtroppo non li ho mai visti dal vivo. Recensisco, infatti, il loro ultimo album, The 2nd Law, che è uscito l'1 Ottobre di quest'anno ed è anche il primo che contiene canzoni composte dal bassista Chris Wolstenholme, mentre gli altri testi sono stati composti dal cantante della band Matthew Bellamy.
Supremacy: ★★★★☆ Ho subito apprezzato la canzone per l'energia che trasmette. Fin dall'inizio "esplode" con batteria e chitarra elettrica, per poi proseguire con una melodia particolare e travolgente. Una piccola pausa, poi comincia a cantare Matthew e la sua meravigliosa voce ed il suo modo di pronunciare le varie parole creano una sensazione come di qualcosa di "accattivante", aggettivo insolito per una recensione, me ne rendo conto, ma per me è adattissimo a questa canzone così originale. Mi sento di attribuire quest'ultimo aggettivo anche al testo, non molto lungo, ma che mi è comunque piaciuto molto. Anche l'assolo è particolare e quel "oooh" quasi ad eco del cantante è inquietante quanto bello. Mi risulta un po' "pesante" la fine, che è proprio un'esplosione in piena regola.
Madness: ★★★★☆ Ho sentito in radio questa canzone tantissime volte, ho potuto constatare fra le mie conoscenze e non che è in generale piaciuta molto e devo dire che si merita il successo che ha avuto e sta avendo. Ha un ritmo originalissimo, a qualcuno potrebbe anche risultare noiosa, in effetti la prima volta che l'ho sentita anche io ho avuto quest'impressione. Ma adesso ritengo, invece, che sia appunto originale, piacevole ed interessante, caratteristiche che sopperiscono ad il testo forse un po' banalotto se preso da solo, ma il tutto risulta davvero magnifico.
Panic Station: ★★★★☆ Parlavamo di ritmo originale e di energia? Beh, eccovi qui, signore e signori, un'altra canzone che ha queste caratteristiche, eccome! Devo ammettere che inizialmente mi ha ricordato un'altra canzone, anche se non ricordo nemmeno quale, dopo però mi è davvero piaciuta, soprattutto la batteria. Ovviamente anche la chitarra elettrica non scherza, in generale il ritmo è particolare ed è una bella canzone. L'assolo mi piace particolarmente, non riesco a spiegare bene il motivo, ma è davvero risultato piacevolissimo all'ascolto.
Prelude: ★★★★☆ Pianoforte, poi violino, ritmo rilassante e particolare, veramente bello questo pezzo, seppur breve.
Survival: ★★★★☆ Odio ripetermi, specie nelle recensioni, ma non posso astenermi dall'utilizzare sempre le solite parole: energia, originalità, emozione. In effetti quest'ultima non l'avevo ancora usata, meglio per me. La voce di Matthew è qualcosa di sublime e che regala sempre emozioni, ma in questa canzone perfino di più, bellissima, veramente. Il coro in sottofondo mi piace molto, anche se in certi punti appesantisce un po', poi l'esplosione sia in voce che in ritmo e quella chitarra elettrica sono un po' troppo per certi versi. C'è un assolo breve, ma stupendo. Veramente una bella canzone, il cui titolo dice tutto su di essa.
Follow Me: ★★★☆☆ Inizialmente è un po' inquietante, o almeno lo è stata al primo ascolto, poi la canzone prosegue sulla scia di un climax ascendente, in quanto sia voce che ritmo vanno appunto "crescendo", aumentando in intensità, poi tutto quasi diventa stabile, ma con la batteria si movimenta nuovamente, con il primo ritornello che è veramente stupendo come ritmo, al secondo il ritmo diventa un po' pesante per i miei gusti, dà quasi fastidio, troppi effetti.
Animals: ★★★☆☆ Già dalla musica iniziale non mi aveva colpito moltissimo, mi sembrava qualcosa di già visto, anche se la voce di Matthew e la chitarra poi hanno reso tutto migliore. Mi risulta ahimé un po' pesante come canzone, senza dubbio non bella quanto altre che ho già valutato. Anche se adoro la parte in cui ci sono solo chitarra e batteria, insomma l'assolo, mi piace moltissimo. Il resto, ribadisco, mi sembra qualcosa di già visto, non sto dicendo che hanno copiato, solo che è meno originale rispetto alle altre canzoni.
Explorers: ★★★☆☆ Parlando di relax... questa canzone è proprio rilassante! Il pianoforte e la voce di Matthew combinate insieme sono qualcosa di magnifico. Mi ricorda molto i Radiohead (ribadisco che non accuso di plagi, ecc. sono dei parallelismi), il che non guasta affatto, con la differenza che ritengo che la voce di Matthew sia migliore rispetto a quella di Thomas (cantante dei Radiohead). Esattamente come mi succede con i Radiohead, che apprezzo per alcune canzoni come ritmo, ecc., a volte mi risultano pesanti e troppo lente, mi succede così con questa canzone. Non c'è male, senza dubbio, ma a lungo andare un po' mi stanca.
Big Freeze: ★★★★☆ Fin dall'inizio è risultata piacevole e rilassante, in maniera diversa rispetto alla precedente, per poi esplodere con una chitarra elettrica fantastica e "calmarsi" di nuovo nella seconda strofa. L'assolo non mi fa impazzire, però nel complesso la musica non è male. Il testo mi piace moltissimo, anche perché un po' mi ci rivedo quindi mi provoca sensazioni diverse rispetto a qualcun altro che magari non rivede se stesso in esso. Una bella canzone la cui positiva valutazione è favorita dalla mia "empatia" riguardo il testo e dalla voce magnifica del cantante.
Save me: ★★☆☆☆ Sono partita prevenuta dal titolo perché di solito le canzoni che hanno questo titolo (e ce ne sono molte!) sono da tagliarsi le vene, o almeno quelle che conosco io, in effetti non avevo proprio ragione, la canzone non è banale, il testo potrebbe anche risultare migliore se avesse un ritmo diverso, perché nel complesso risulta davvero noiosa finché non aumenta l'energia dopo circa un minuto di canzone, ma finita la prima "sveglia" da cambiamento, risulta nuovamente monotona per i miei gusti.
Liquid State: ★★★☆☆ Una vera e propria scarica d'adrenalina fin dall'inizio! La voce del cantante si sente un po' meno rispetto alla musica (di proposito, ovvio). Direi che si passa ad un eccesso all'altro, ho criticato prima l'eccesso di lentezza che rende la canzone pesante, ma anche questo "esplodere" la rende meno interessante per i miei gusti. Mi piace molto la parte in cui c'è anche il controcanto, che è meno "ricca" e forse più originale.
The 2nd Law: Unsustainable: ★★☆☆☆ Mi viene in mente una parola poco adatta per il genere di recensioni che faccio io, ma l'inizio di questa canzone è una figata! Scusatemi, ma ci vuole. Quei meravigliosi violini, il coro... insomma, mi ha conquistato! Poi parte una voce registrata, che rende questo climax che si va a creare ancora più strano e originale. Quindi la canzone inizia con un ritmo originalissimo, con molti effetti, alcuni dei quali mi danno abbastastanza fastidio, sinceramente, quindi se non fosse per l'inizio non ascolerei questa canzone, non mi fa impazzire.
The 2nd Law: Isolated System: ★★★☆☆ Questa mi piace sicuramente più rispetto alla precedente, ha un suono più pulito. Già dal pianoforte si nota, anche qui però percepisco una sorta di climax, perché da pianoforte a violino si va pian piano e ci si accorge che comunque il ritmo si farà più vivo. E così succede, quasi come fosse il battito del cuore comincia la canzone che va aumentando la sua intensità, nuovamente una voce registrata, che stavolta non è mischiata ad eccessivi effetti ma a suoni più naturali. Pianoforte e violini si uniscono quindi in un insieme di forti emozioni, la cui energia si abbassa ed aumenta, per poi raggiungerà il massimo dell'intensità con la batteria. Nel complesso il brano è veramente interessante ed originale.
The 2nd Law (album): ★★★☆☆ Seguo i Muse con passione ed entusiasmo perché, insieme ad altri artisti, ma che sono pochissimi, ritengo si "salvino" in mezzo a tutto ciò che la musica moderna ci propone e cioè una non-musica, commerciale e fine a se stessa e non ad un'emozione che parte dal profondo, ma ad una colonna sonora per i momenti di sballo ed un tormentone passeggero che sparisce subito per far posto ad un'altra persona del momento. Non dobbiamo mai dimenticarci che la musica serve a dire qualcosa, a far emozionare, a far piangere e sorridere ed un artista è tale solo quando si scervella per cercare di capire quanto può essere originale, non per distinguersi o per fare il fighetto, semplicemente per essere un artista che non sia omologato, perché se diventasse uguale agli altri automaticamente cesserebbe di essere un artista. Adesso, quest'ultimo album contiene canzoni molto belle e nel complesso non è male, non è il migliore dei Muse, senza dubbio, ma ritengo meriti anche perché confrontandolo con tutto ciò che ci viene proposto oggi non si può non voler baciare i Muse. In sintesi, ritengo che, pur non essendo appunto il loro lavoro migliore, vale la pena di ascoltarlo perché contiene canzoni dal ritmo originale, interessanti anche come testo anche se spesso sfociano un po' nel banale e nel ripetitivo, ma non tutte, solo alcune nella mia modestissima opinione risultano pesanti, anche se la splendida voce di Matthew sopperisce eccome. Soprattutto per gli amanti del genere, comunque, sono sicura, calzano a pennello.

The 2nd Law by Muse, reviewed by Silvia Argento ©

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