Lettera a un professore universitario

Caro professore,
Io non so niente. O meglio, so qualcosa, ma di sicuro sono qui per imparare. A lezione, quantomeno, devo ascoltare lei e non essere sotto processo io. Infatti, intervengo se ho dei dubbi, non ho la presunzione di farle una buona impressione, anche se lei vorrebbe questo. Lei mi vorrebbe tremante e preoccupato di fronte alla sua persona, ma allo stesso tempo pieno di interesse a lezione. Questa è una grande contraddizione. Se la temo, come posso avere gioia di ascoltarla?  E come faccio a presentarmi all'esame, se già a lezione mi ripete che sono un idiota?
Ma il peggio non è neppure questo. Il peggio è l'esame. Lei all'esame vuole che io sappia esporre bene, ricordare tutto, come un automa senza personalità. Se dico la mia opinione ed essa è diversa dalla Sua, benché sia pertinente, Lei si infuria. Se tremo mi accusa di prenderla in giro, anche se sono cinque anni che soffro d'ansia e la somatizzo involontariamente.
Ma sicuramente posso anche sbagliare all'esame. E se sbaglio, Lei non contento di bocciarmi, mi umilia con insulti indicibili. Insulta la mia persona, il mio futuro e vorrebbe che io lo mettessi in dubbio.
Mi accusa di non aver aperto libro, e fin qui va tutto bene perché è suo diritto affermare che non studio. Ma poi mi accusa di non saper ragionare, di essere scemo, di essere limitato e di non capire un bip.
Ma Lei, alla mia età, com'era?
Ma Lei, questo maiuscolo nel suo nome, se lo merita?

Ma la cosa preoccupante è che Lei ha studiato più di me. Quindi lei dovrebbe sapere che cosa significa Empatia, che cosa Umanità. Me lo ha insegnato Lei cosa significa.
Forse questa cosa io l'ho appresa bene. Almeno io. Lei no. Ma non le dirò per questo che è un idiota, le dirò, come dovrebbe fare lei, che la vita è ancora lunga per imparare. E si può imparare anche la comprensione.
Ed è ciò che farò io. Continuerò ad imparare.
Imparare a comprendere la sua frustrazione, perché fa un mestiere che non le appartiene. Mentre io ho la fortuna di studiare qualcosa che, nonostante lei, mi piace.

(Questa lettera non intende generalizzare su tutti i professori universitari, ma solo su certi modi che appartengono ad alcuni di essi.
Qualsiasi utilizzo va affiancato dai dovuti credits. Silvia Argento ©) 

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