In Good Company

Ho visto l'altra sera, però non totalmente, questo film alla tv, l'ho scaricato da Torrent e l'ho appena finito di vedere interamente oggi.
In Good Company è un film del 2004 di genere commedia. Il protagonista è Dan Foreman, un uomo di più di cinquant'anni, direttore commerciale di una rivista che diviene secondo pilota con come capo un ragazzo di appena 26 anni di nome Carter Durya, a causa di questa situazione Dan si ritrova in una situazione molto difficile: sua moglie è incinta, pur essendo praticamente in meno pausa, e la sua primogenita Alex vuole frequentare la New York University, un'università molto costosa. Per far fronte a queste problematica, Dan è costretto a fare un secondo mutuo. Neanche Carter se la passa bene: sua moglie lo lascia dopo appena 7 mesi di matrimonio.
In seguito, Carter si innamora di Alex, fanno l'amore, ma la ragazza, dopo che il padre scopre la verità, lo lascia perché lei, avendo appena 18 anni, non è ancora pronta ad una relazione seria. Carter e Dan fanno amicizia, diventano come padre e figlio, perfino quando infatti Dan, dopo esser intervenuto in un discorso che ha trovato anti-democratico da parte Teddy K. (il capo della società), viene licensiato, Carter minaccia di andarsene anche lui, e dice che se entrambi se ne vanno la rivista non otterrà un contratto a cui stavano lavorando.
Ovviamente questa affermazione è un bluff, che però riesce, i due rimangono, ma Teddy K. vende la società, Carter perde il lavoro, e Dan riacquista il suo vecchio posto.
Dan offre un lavoro al ragazzo, che però rifiuta, lascia la città e per la prima volta durante il film fa joking fuori, e non dentro casa o in ufficio com'era solito fare. Nasce la bambina di Dan, ed il film si conclude appunto con Carter che fa joking fuori parlando a telefono con Dan.
Il film è molto interessante e piacevole, davvero ottima l'interpretazione di Dennis Quaid nel ruolo di Dan, senza dubbio il personaggio più divertente ed affascinante è Carter, interpretato da Topher Grace.
La scena più bella è quella dell'intervento di Dan durante il discorso di Teddy K., che propone nuove leggi anche piuttosto insensate riguardo alla sinergia ed ai metodi di gestire la rivista, dopo queste affermazioni Dan scoppia a ridere e risponde all'inizio esitando ma alla fine con determinazione, crede veramente nel fatto che si possano fare affari aiutando le riviste con cui li fai e non sfruttandole. Mi ha un po' deluso alla fine, trovo che la storia fra i due "ragazzi" si sia chiusa troppo all'improvviso e troppo in fretta, anche se è servito a mettere in evidenza la "maturazione" di Carter.
Consiglio questo film a chiunque voglia godersi una piacevole commedia hollywoodiana. ★★★☆☆

In Good Company, reviewed by Silvia Argento ©

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