Shining e la follia dello scrittore
Quando si parla di Shining, che si tratti del romanzo di Stephen King o del famosissimo film che ne ha tratto Stanley Kubrick, si mettono in evidenza sempre i soliti aspetti, senz'altro importanti. La paura, l'atmosfera inquietante, l'idea di una casa con una propria entità. Quest'ultima è una caratteristica originalissima e che ha pochi precedenti in letteratura. Fra i più importanti vi è La caduta della casa di Usher di Edgar Allan Poe.
Jack Nicholson nel film Shining |
Il personaggio più importante e più discusso di Shining è senz'altro Jack Torrance, interpretato nella trasposizione cinematografica da Jack Nicholson, che, nonostante Stephen King non abbia apprezzato il suo lavoro, è stato lodato per la sua interpretazione inquietante e realistica. King ha sottolineato come secondo lui Torrance sembri pazzo fin dall'inizio del film. Che si voglia o meno concordare con l'autore, va riconosciuto come nel film in effetti manchi un momento che a mio dire è il migliore del libro. C'è un attimo, infatti, in cui Jack Torrance rinsavisce e dice al figlio di scappare e che gli ha sempre voluto bene. L'aspetto più bello del romanzo è infatti sicuramente la psicologia di Torrance, non solo in relazione alla follia che lo avvolge, ma in funzione del fatto che egli sia prima di tutto uno scrittore.
- Stephen King ha dichiarato di aver costruito il personaggio di Jack ispirandosi a se stesso. È infatti uno scrittore, che cerca isolamento e tranquillità per poter comporre.
L'idea di poter scrivere qualcosa per cui valga la pena essere letti, il tormento di doversi concentrare, i vari "blocchi" che attanagliano che scrive, tutto questo, King lo ha vissuto e Jack lo capisce. Ancor prima di essere divorato dai mostri dell'hotel, Torrance è umano e in quanto tale ha già le sue follie e le sue debolezze, come il suo vizio dell'alcol.
La sua collera era come una belva trattenuta da un guinzaglio logoro.
- Shining, S. King
Da molti è stato sottolineato come Jack sia nel libro soprattutto un eroe tragico, la cui stessa umanità lo porta in balia di forze oscure, alla follia ed a tentare di uccidere la famiglia. Nel film viene messo più in risalto come un uomo frustrato e che necessita di ispirazione per il suo lavoro, vedendo la famiglia come un ostacolo.
La follia di Jack fa di lui la prima vittima della tragica vicenda, egli è solo un mezzo di malvage creature, che come personaggi di un libro sono passati da fantasia a realtà manifestandosi ovunque attorno a lui. Eppure i primi fantasmi, i primi demoni e i primi mostri sono quelli che abbiamo dentro.
Silvia Argento ©
Bellissimo articolo. Anche in questo caso sono invogliata a leggere l'opera originale e vedere il film. Complimenti!
RispondiElimina