SPECIALE: Notre Dame De Paris (Riccardo Cocciante).

Mi ritrovo a scrivere questo post (ho scritto una nota uguale su Facebook), che è più personale di uno Speciale, in una data importante.
Oggi, non è solo sia il compleanno che l'anniversario della morte di Akira Yoshizawa, lungi da me sminuire questo grande artista di origami, scommetto che tutti si ricorderanno di questa data in quanto Google ha provveduto a creare un Doodle per questa data. Ma, non c'è un Doodle per Notre Dame De Paris.
10 anni fa, in questa precisa data, il 14 Marzo 2002, è nata la versione italiana dell'opera popolare più famosa di Riccardo Cocciante, Notre Dame De Paris. Tratta dal romanzo omonimo di Victor Hugo, è una storia che racconta dei vari modi d'amare, racconta dell'amore puro di un campanaro gobbo, di quello passionale di un arcidiacono, di quello egoista e falso di un capitano, racconta di un poeta, un po' vigliacco, ma che ha l'arte nel cuore, racconta di una donna che aveva tanti sogni, stroncati da un tradimento. Ma soprattutto, racconta la storia di una zingara, una zingara da cui io ho preso il mio soprannome, Esme, da Esmeralda. Una ragazza molto ingenua, ma anche forte grazie alla sua grande gioia di vivere, una ragazza in cui io mi rispecchio molto e che adoro come personaggio.
Ma Notre Dame De Paris, per me, non è solo questa storia. Non è solo musiche originali e fantastiche, melodie che ti entrano dentro facendoti provare emozioni indescrivibili, non è solo parole toccanti in qualsiasi lingua siano tradotte, non è solo una storia d'amore e di passione. Notre Dame De Paris, per me, è molto di più. Notre Dame è la mia, è il mio mondo, il mio letto, il mio nido, il mio tetto, è tutto qui il mio affetto... è il grido e la canzone, la follia, la ragione, mia passione e prigione, ci sei tu, illusione...
A me non serve affatto un Doodle per ricordare questa data magnifica.
Ho conosciuto quest'opera esattamente il 18 Luglio 2008, grazie ad una rappresentazione amatoriale in un villaggio turistico, l'Arenella Resort, a Siracusa. Da lì non solo mi sono praticamente fissata, anche in maniera un po' ossessiva e infantile anche perché avevo appena 11 anni, con quest'opera popolare che mi è entrata subito nel cuore.
Notre Dame De Paris, ha riempito quella mia estate e mi ha fatto capire ed imparare tante cose.
Ho imparato le varie forme dell'amore, ho imparato a desiderare di vivere, dando l'anima alla vita ed a morire dalla voglia di vivere, ho imparato a cercare un mondo dove non c'è più l'escluso. Ho imparato che essere folli va bene, che si deve cantare, ridere e ballare. Ho imparato l'importanza dell'arte, del credere nei propri sogni, dell'amare, ho imparato che si deve andare avanti fino ai limiti più distanti. Tutte queste cose, hanno aperto la mia mente, hanno colmato il mio cuore, e mi hanno avvicinato ad un mondo meraviglioso: quello del teatro.
Dove c'è finzione e mai falsità, dove si è sempre più se stessi pur interpretando altri, perché come diceva Pirandello, siamo uno e nessuno e centomila. Abbiamo mille facce, mille maschere, io le ho potute scoprire grazie a Notre Dame che mi ha avvicinato a tutto questo.
Nel 2008, mi sentivo un grande vuoto dentro, ero piccola ma mi sentivo piccolissima, adesso, nel 2012, ho 15 anni e frequento da 2 anni un'accademia di Arte e Spettacolo.
Il 10 Agosto 2009 ho visto questa magnifica opera dal vivo, il mio cuore batteva a mille, ho fatto un solo video dei Saluti Finali e la mano non riusciva a stare ferma (colpa della videocamera? Ahahah).
Mi sono sentita dire una volta una frase del tipo: "Notre Dame?! Mamma mia! Ancora?! Ma sono 10 anni!!". Io credo che il detto "Le cose belle durano poco" non sia sempre giusto, almeno non in questo caso.
Non voglio tediare chiunque stia leggendo con ulteriori commenti, voglio solo dire: GRAZIE.
Grazie a tutti gli artisti, dal primo all'ultimo, al primo cast a quello attuale, che non ho potuto vedere ad Agrigento a causa dell'annullamento della data ma che spero davvero di poter vedere sempre ad Agrigento quest'estate.
Grazie a Riccardo Cocciante, per queste musiche meravigliose e per la sua opera.
Grazie a Pasquale Panella.
Grazie, Notre Dame, per le emozioni, per i brividi, per le lacrime, per i sorrisi, per avermi trasporato nel 1482.
Grazie, perché quest'opera popolare non stanca mai, perché entra nel cuore, sono passati anni, eppure l'amore per quest'opera non finisce mai, è come quello di Quasimodo per Esmeralda, non smetterò di amare mai quest'opera. Non si tratta solo di me che sono una "fan sfegatata", si tratta di chiunque, chiunque può emozionarsi, perché Notre Dame è qualcosa di unico, magico. Ed è vero, la musica non è mai stata così spettacolare.
Auguri, di cuore.
Da una ragazza che a quest'opera deve davvero tanto, e che stasera purtroppo fisicamente non ci sarà, ma che con il cuore sarà lì.
Un bacione a tutti gli artisti e buon proseguimento di tour.

Esme

P.S.: Ecco qui un video che ho fatto per l'opera il 10 Agosto 2010, a un anno dalla prima e ahimè unica volta in cui l'ho vista dal vivo, esprime al meglio ciò che Notre Dame è, non solo per me, ma cos'è in generale :)

Commenti

Posta un commento

Post più popolari