[MANIA MUSICALE] Simone Cristicchi - Abbi cura di me

All'ultimo Sanremo ha fatto piacere a molti ammiratori fra cui me il ritorno di Simone Cristicchi. Cantautore che ultimamente si è dedicato soprattutto al teatro, vinse il Festival nel 2007 con la sua indimenticabile Ti regalerò una rosa.
Cristicchi è tornato a Sanremo con un brano dal titolo Abbi cura di me. Non è arrivato sul podio bensì quinto, ma ha vinto il premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione e il premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale. Ho deciso di analizzare il testo di questa canzone, che mi ha subito conquistato.

Adesso chiudi dolcemente gli occhi
E stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera

Il narratore si rivolge ad un ipotetico interlocutore. Non sappiamo se è uomo o donna, se amante o amico, sappiamo che però dovrà ascoltare questi quattro accordi e questo pugno di parole, ovvero questo breve discorso. Le parole vengono a Cristicchi da una vita vissuta, dall'esperienza, ha sudato e faticato per arrivare a comprendere tutto ciò. E scava a fondo perché è arrivato attraverso l'esperienza alla profondità ed alla verità delle cose. 

Non cercare un senso a tutto
Perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l'universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose

E qui inizia il vero discorso, che sembrerebbe un insieme di prediche e consigli quando in realtà non è che una semplice riflessione di un uomo sulla vita. La verità della vita non è che una ricerca di logica in ogni cosa, di bellezza e di verità. Ogni parte del mondo ha una sua importanza, va vissuta e apprezzata per quello che è. Anche nella sua misteriosa verità che forse non scopriremo mai. Quindi anche se cerchiamo un senso che non troviamo, il segreto è smettere di cercarlo perché lo troviamo in ciò che viviamo, ogni giorno. 

È il fiore tra l'asfalto
Lo spettacolo del firmamento
È l'orchestra delle foglie che vibrano al vento
È la legna che brucia, che scalda e torna cenere
La vita è l'unico miracolo a cui non puoi non credere

Allora inizia ad elencare le piccole cose cui fa riferimento, come in un'egloga virgiliana, parti della natura, la semplicità di un momento, la bellezza di ciò che esiste. Anche la persona più scettica non può che credere al miracolo della bellezza di queste cose. 

Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso
Come se fosse l'ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo

La bellezza ed il miracolo della vita è proprio la sua semplicità e la sua unità e caducità. Questo momento non tornerà mai, quindi carpe diem. Senza perdere nulla, perché tutto ha senso. 

Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare

Il primo principio della canzone è apprezzare la bellezza delle piccole cose, il secondo il carpe diem, ma nel ritornello inizia questa fantasia, dove ritorna la relazione con l'interlocutore. L'autore immagina di volare libero nel mondo e scoprirne la bellezza. 

Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio
Sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me

Qui interviene il terzo principio della canzone: il sostegno, l'empatia, l'amore. Tutta la bellezza della vita non è la stessa cosa se non puoi viverla attraverso un appoggio, tutti noi siamo fragili e ci serve qualcuno che abbia cura di noi. Per una volta, cosa rara in una canzone espressa da voce maschile, il focus non è la forza dell'uomo ed il suo desiderio di protezione da dare alla donna, ma la sua vulnerabilità. 

Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L'amore è l'unica strada, è l'unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore

Ma l'amore non può aiutarti a vivere se lo vivi egoisticamente, non cresci se decidi di porre al centro te stesso. Se invece ti prendi davvero cura di chi ami, allora anche se il tempo passa crescerai dentro per sempre. E da questo puoi ricavare una grande energia, puoi anche conoscere Dio, perché puoi sentire la vera bellezza. L'uomo è in armonia coi suoi simili e con la sua natura, come in un Paradiso in terra. 

Tu non cercare la felicità, semmai proteggila
È solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle

Ma nella vita lo sappiamo, esiste anche il dolore. Noi tutti cerchiamo la felicità, ma il segreto sta nel cercarla anche dietro la lacrima. Il dolore è un seme che diventa fertile e quella felicità ce la regala. Anche dal momento più brutto, si può rinascere, come la farfalla. 

Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l'impresa più grande è perdonare se stesso

In questa descrizione del mondo come in perfetta sintonia, l'uomo individualmente combatte una battaglia col dolore, ma deve imparare a comprendere l'altro, a perdonarlo. Perché ognuno di noi vive un rapporto difficile prima di tutto con se stesso. 
Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante
Come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre

Ancora una volta il dolore non frena, ma riesce a farci andare oltre, ci trasporta verso un miglioramento. Ma ovviamente lo comprendo solo dopo aver portato il dolore come un peso addosso, solo alla fine ti renderai conto che puoi andare avanti più forte di prima. 


Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto
Noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me
Qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all'ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare
Abbi cura di me

La conclusione della canzone è un'ammissione orgogliosa e consapevole di fragilità, in cui si chiede aiuto all'altra persona, perché nonostante tutto, si può sopravvivere, si può rimanere insieme. 
La canzone non è, come molti hanno pensato, una descrizione utopistica di un mondo perfetto, ma la consapevolezza di una vita in cui esiste tutto, dolore, distruzione, sofferenza e paura, ma anche bellezza, forza, empatia e amore. Dipende da noi riuscire a cogliere la bellezza anche in un chicco di grano e saper proteggere felicità e amore.

Analisi di Silvia Argento ©

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